Bonus Prima Casa: è possibile ottenerlo anche avendo una seconda casa

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Per risollevare il settore immobiliare, il Governo ha prorogato ulteriormente il bonus prima casa. Per beneficiare dello sconto sull’imposta registro, ipotecaria e catastale, oltre a una riduzione dell’Iva è necessario:

  • acquistare un immobile come prima casa;
  • acquisire per successione o donazione un’abitazione.

Agevolazioni Fiscali Prima Casa, le novità 2017

Per accedere alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, i cittadini devono rispettare specifici requisiti previsti dall’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia la proroga del bonus ha introdotto alcune interessanti novità: potranno ottenere il bonus prima casa 2017 anche coloro che risultano, al momento di acquisto del nuovo immobile, sono già possessori di un’altra abitazione.

Tuttavia per mantenere i benefici del bonus prima casa è necessario vendere l’immobile precedentemente posseduto entro 12 mesi dal nuovo acquisto.

Se non rispetta l’impegno, i benefici sull’acquisto della prima casa decadono e sarà necessario versare:

  • le imposte nella misura ordinaria;
  • i relativi interessi di mora;
  • la sanzione pari al 30%.

Inoltre si ricorda che le seconde case sono soggette al pagamento di Imu e Tasi e hanno delle tariffe elettriche poco agevolate.

Bonus prima casa, novità nel caso di donazione o successione

Un’ulteriore novità introdotta dall’Agenzia delle Entrate riguarda il fatto che i benefici valgono anche nel caso di donazione o successione. Il cittadino potrà infatti possedere anche un altro immobile soggetto ad agevolazioni, a condizione però che lo rivenda nei successivi 12 mesi all’atto di donazione.

Mutuo Prima Casa e agevolazioni fiscali

Nel caso in cui si ricorra a un mutuo prima casa, per beneficiare delle agevolazioni fiscali è necessario accendere il debito su un immobile situato nel comune in cui beneficiario risiede o lavora.

La principale agevolazione prevista riguarda la possibilità di portare a detrazione gli interessi passivi del mutuo prima casa e gli oneri accessori, nella misura del 19%, con la dichiarazione dei redditi e fino a un tetto massimo di 4.000 euro.

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