Quando si può richiedere mutuo prima casa?

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Il mutuo prima casa rappresenta un passo importante per ogni giovane, perché è il tassello che serve per strutturare la propria famiglia, sia se si è sposati o meno, rappresentando una sorta di affrancamento dai genitori.

Per ottenerlo è comunque necessario poter dare delle garanzie agli Istituti di Credito, questo per garantire il rientro dei capitali alle banche, che purtroppo in questi ultimi anni hanno subito diversi rovesci finanziari proprio perché non riuscivano a rientrare dai prestiti.

È bene sapere che la legge di stabilità 2016 ha comunque messo a disposizione un fondo per garantire i prestiti ai giovani sotto i 35 anni a condizioni particolari.

Mutuo prima casa: la certificazione del reddito

Per ottenere un prestito prima casa è doveroso poter certificare il proprio reddito alla banca che si è scelta per il mutuo. Per farlo occorre presentare la busta paga e il contratto di lavoro, che deve necessariamente essere a tempo indeterminato, essenziale per un prestito a lungo termine come può essere per l’appunto un mutuo.

Alcune banche richiedono anche altre garanzie, che possono essere un garante o l’ipoteca di un’altra casa (magari quella di uno dei genitori), tutto questo per non rischiare il capitale e garantire quindi i depositi dei risparmiatori.

Mutuo casa: l’importanza della nazionalità

Sembra incredibile ma anche la nazionalità entra in campo quando si richiede un mutuo, in quanto le banche elargiscono denaro in prestito agli stranieri solo se vivono in Italia e hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno 3 anni.

In pratica per gli stranieri le garanzie sono di più che per gli italiani:

  1. Contratto di lavoro a tempo indeterminato
  2. Residenza in Italia da almeno 3 anni

Questo per garantire la restituzione e il non ritorno improvviso in patria della persona straniere che potrebbe in questo modo non onorare il debito.

Chi può accedere al mutuo

Ogni istituto di credito ha i suoi parametri per stabilire chi può accedere al mutuo.

Entrano comunque in gioco i seguenti fattori:

  1. Importo
  2. Durata
  3. Importo del salario
  4. Garanzie

Questi 4 fattori combinati assieme stabiliscono chi può accedere al mutuo prima casa e chi no. Come è logico più il prestito da contrarre è elevato più verranno richieste garanzie nonché un reddito molto elevato.

Facendo un esempio se si chiedono 90000 euro di mutuo si può avere un salario sicuramente meno elevato di chi chiede 200000 euro, cifra considerata ormai molto alta e difficilissima da ottenere se non si hanno almeno 2000 euro di stipendio con contratto a tempo indeterminato nonché offrire garanzie ipotecarie.

Le agevolazioni per l’accesso al mutuo prima casa

Per agevolare l’accesso ai mutui prima casa il Governo italiano ormai da diversi anni offre la possibilità di poter avere mutui a condizioni agevolate per la prima casa per le giovani coppie o per i genitori single.

Si tratta di un fondo particolare che fornisce denaro anche a coloro che non possono contare su un lavoro a tempo indeterminato. Il fondo ammonta a 80 milioni di euro ed è disponibile fino a esaurimento.

Questo garantisce le banche fornendo la garanzia che alcune giovani coppie non possono offrire e copre l’importo del mutuo per un massimo di 75000 euro calcolati sul 50% della quota di capitale richiesto.

In pratica se una giovane coppia prende 200000 euro di mutuo lo stato garantisce 75000 euro alla banca in caso di mancato versamento delle rate.

Inoltre, sempre il Governo, concede alle giovani coppie la possibilità di poter detrarre le spese relative al mutuo, in modo da poter contare su un forte sconto sulle tasse e quindi poter contare su un reddito maggiore proprio per riuscire a saldare le rate contratte.

In questa maniera si tenta di favorire il mercato immobiliare venendo incontro in maniera particolare alle giovani coppie che possono in questo modo garantirsi un futuro nonché la possibilità di creare un proprio nucleo familiare, cosa che altrimenti sarebbe molto difficile da realizzare a causa della grande difficoltà, viste anche le nuove politiche sul lavoro, per garantire ai giovani un contratto a tempo indeterminato, essenziale per poter accedere al mutuo.

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